tag:blogger.com,1999:blog-1119587899155313750.post2315454391276219862..comments2023-06-21T19:26:04.092+02:00Comments on ReF - Recensioni Filosofiche: Marzano, Michela, La filosofia del corpo, Andrea Rossettihttp://www.blogger.com/profile/10911196435133848326noreply@blogger.comBlogger5125tag:blogger.com,1999:blog-1119587899155313750.post-63107182734290218462020-04-25T13:48:01.791+02:002020-04-25T13:48:01.791+02:00...
...Notando cotal cambiamento, tra centralità e......<br />...Notando cotal cambiamento, tra centralità e non centralità storiche - di cui ho illustrato tramite precedente sommario storico -- e di cui recensione più o meno aliena dunque d'essa non potendosene avvalere e meno che mai odiernamente a tal fine necessarissimo - si può constatare di pubblicazione recensita non realista utilità non esistentiva bensì esistenziale argomentativa e tematica, quale ingenuo raffronto di accadimenti tragici di cui in prospettiva stessa di autrice non si intende la estrema relatività e non più storica rilevanza -<br /><br />- cui l'Altra Storia (da sempre anche mia, di me che scrivo), appunto totalmente estranea e non senza un presente e un futuro (e un passato) ed anche per altri. <br /><br /><br />MAURO PASTOREMAURO PASTOREnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1119587899155313750.post-69993738553234044882020-04-25T13:39:59.462+02:002020-04-25T13:39:59.462+02:00...
Dopo i fatti di Platone a Siracusa, allora cen......<br />Dopo i fatti di Platone a Siracusa, allora centro del massimo potere della Grecità politica, mondo greco alessandrino conobbe anche e proprio tutt'altra mondanità, cui confronti culturali civili greci a civili culturali non greci, mediati da politiche civili e culturali orientali persiane e culturali civili arabe-africane, rispettivamente garanti di sacralità giudaiche e assicuratrici di ellenistiche numinosità, in merito a dialogo interreligioso, cui traduzione al greco di Filone era operazione culturale necessaria. Da conseguenze a civiltà ellenista di tali fatti, derivò pensabilità anche greca di erranza dualistica di naturale monismo; la quale durò assai poco e della quale possibilità di nuova pensabilità fu offerta solo da (biblico) Libro, greco, Dell'Apocalisse, ma codesto dandone di fatto veto; quindi fu non etica umanitaria ma etica politica la rapportabilità di pensabilità greca a non greca erranza dualista; ma ciò durò fino ad ulteriore definitivo veto, bizantino, cui erranza stessa in pensabile odio ma cui non oggetto di diretto odio possibile: diretta era preoccupazione a Bisanzio a favore di chi ne odiasse direttamente. Bizantini dapprima evitarono che erranza diretta potesse essere 'antropologica-etnologica', poi ne cancellarono, con azione di causa storica, umana possibilità, restandone in Medio Evo - Modernità solo possibilità dualisticamente non 'dualistamente', ma da parallelo evento e cui provvide filosofare metafisico-etico ebraico; ...già in Antichità Aristotele ed Alessandro Magno avevano causato antropizzazione aliena da siffatta erranza, cui restata in scontri etnici poi. Ad erranza dualistica non dualista, furono opposti grecismi teutonici (decisivi quelli di Nietzsche) durante Modernità - Postmodernità, che ottennero di renderne anacronistica realtà, qual sol virtuale non reale possibile erranza; che in mondo postmoderno non consiste veramente neanche solo virtualmente. Tal esito fu conseguito non per retaggi bizantini, questi dati però ostilmente a risolvere tutta la questione ma non ostilmente per lasciarne ad altrui aiuto. Non tuttoggi, questione concernerebbe volontario errare, non vera erranza; cioè trattasi di altra erranza effettiva, di non distinzione tra necessarie individuazioni di non-culturalità / subculturalità // culturalità, ma che sta terminando in altro.<br />Ellenismo di Estremo Oriente e parimenti Pensiero Altro filosofico globale orientale già evidenziarono necessità non solo etica ma inerente tempi vitali: di un superamento storico non ulteriormente civile e culturale civile non viceversa; il quale anche, produsse fine di storicità in divenire manifesto di intera umanità storica ed infine valendo odiernamente un altro inizio, cui reinizi o non termini storici tutti interni, proprio ad esso; ciò non accaduto ancora in tempi di lavoro recensito; tantoché in non perennità di suo filosofare coinvolti tragici eventi di storia delle concezioni positive del mondo, cui esito letale disconoscimento di destini di impossibilità di somatici psichici connubi cosmoantropologici. Problematica che autrice affrontava ancora concretamente non in tutto risolutivamente ne concerneva da ultima estrema prospettiva storica positiva, restata senza alcunché da porre e cui osmosi cosmoantropologiche ora non più basilarità di differenze ma difficoltà in differire e cui espressioni sono ormai ostacoli ex culturali non più istruttivi ed attivi in non termini storici tradizionali non in reinizi. Per questi ultimi, vale ri-conduzione di preistorie ad astoricità relative, mentre entro concezioni storiche non positive nulla è mutato ma tutto cambiato, tra centralità e non centralità storiche.<br />...<br /><br /><br />MAURO PASTOREMAURO PASTOREnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1119587899155313750.post-37837982870978418682020-04-25T13:35:51.017+02:002020-04-25T13:35:51.017+02:00...
Era accaduto che saggezza filosofica di Platon......<br />Era accaduto che saggezza filosofica di Platone risultasse in Magna Grecia inadeguata o per banalità inutile e verbalmente attardante o per modi espressivi indecifrabili da chi interessato anche solo eventuale. A proposte culturali di Platone in una Italia futurabile nonché futura, ove già itali ormai non solo greci, tiranno di Siracusa Dionisio chiedeva riformulazione e ritiro e non ottenendone faceva bandire Platone da intera cittadinanza greca, poi da stesso filosofo ottenuta realizzando richiesta stessa del Tiranno, dal quale seguì invito a riproporre... Poiché non aveva senso per grecità essa sola, la saggezza discesa da conoscenze orfiche, significanti in ambienti di confine elleno-ellenista non ellenico - non-ellenico; datoché Platone era stato inavveduto su differenze, di Colonie ed ex Colonie e non Colonie, greche ed itale greche; e aveva quindi dovuto occuparsi di aspetto comunicativo di sua saggezza, ciò realizzato con dialoghi sull'amore universale naturale - poi scritti - eminentemente filologici nonché uguali ad altri anonimi di anonimi "platoni". Terrore del filosofo ateniese Platone scaturiva da preoccupazione che propria ignoranza su alterità di Grecia Occidentale potesse essere rovinosa per coniugio di stessa sposa di Dionisio e stesso suo sposo nonché per tanti siracusani ed altri pure; paura di incorrere in morte Platone ne provava per non distinzione tra grecità e non grecità occidentali e ne riprovava perché indistinzione medesima lo esponeva ad inavvedutezze maggiori; perciò rischio di finire schiavo era evenienza secondaria a fronte di rischio di finir direttamente ucciso a causa di suo creare e ricreare incomprensioni cui effetti potevan essere destini amorosi sessuali interrotti. Dionisio, anche per suggerimento di sua consorte, intuendo tutta la gravità sociale e vitale di casi futuri di Platone, ne aveva voluto redarguire di persona e notando valore ma estraneo di sua saggezza recava ordine culturale di sopravvivenza che era anche di sopravvivenza culturale ma che era rivolto a mondo di Platone ed a Platone, per evitar sciagure, a tal mondo e non solo a Platone ed anche a chi in pericolo di fraintenderne.<br />Inverosimilità di decifrare tal passato, potrebbe esser ostacolo intellettuale insormontabile senza riferirsi a stesso lessico italiano greco attuale e senza previi riferimenti ellenici elleni; ma ciò si attua non passivamente ed è attuabile direttamente solo in non diversa appartenenza etnica, cioè storicamente italo-greca italiana greca; difatti patrimonio classico ne serbava senza poterne manifestare più, venuta meno partecipazione forte italo-italiana-greca a medesimo patrimonio. (A facilitare ipotesi decifrativa corretta, sta decifrazione o perlomeno ipotesi storico-interpretativa di morte solo apparente di Socrate.)<br />Sicuramente ai tempi di Dionisio e Platone psicologia e fisiologia non erano esprimibili terminologicamente né linguisticamente la filologia; tuttavia qual espressioni indirette ovviamente le prime due esistevano con esistere di umanità e terza, la filologia, era attività spontanea per grecità impegnata in costrutti culturali, più quella latina-italica che ellenica. In tempi moderni di divulgazioni culturali e di scienze empiriche ciò illuse che pensieri antichi fosser anche moderni e da ciò l'inganno culturale che si potesse ragionar, su materia e spirito e su anima e corpo, egualmente ad antichi greci senza averne eredità in qualche modo; etnofobia comunista totalitaria ne profittò per far dubitare intero mondo di validità culturale occidentale. ...<br /><br /><br />MAURO PASTOREMAURO PASTOREnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1119587899155313750.post-82972496042479581992020-04-25T13:31:24.092+02:002020-04-25T13:31:24.092+02:00Lavoro recensito offre prospettiva di dialettica c...Lavoro recensito offre prospettiva di dialettica critica cui non contenibili ma non alieni principi di filosofia perenne, cioè interrogativi ricerche e soluzioni che ritornano sempre in umano pensiero cui umana possibilità non potenzialità di filosofia (animali non razionali non esclusi da eventi filosofici non bisognano di tal eterni ritorni). Tali principi sono stati oggettivati in comunicabilità filosofica da pensiero contemporaneo, ad Est sofiologicamente per affermazione, ad Ovest criticamente per esclusione. Prospettiva di autrice ne inerisce avendo preso in esame bivalenza di intellettualizzazione dualistica anima/corpo, da cui spiritualismi senza saggezza e dissennati materialismi però che non sono stati e non sono accadimenti filosofici ma che ne coinvolsero alcuni eventi, culminati in Conflitto di Guerra Fredda economica militare tra Blocchi mondiali, Est-Ovest.<br /><br />Opposizione accaduta in antichità tra fautori di spiritualismo e fautori di materialismo era altro evento da diverbio moderno contemporaneo da essa non discendente solo ad essa relativo.<br />...<br /><br /><br />MAURO PASTORE<br />MAURO PASTOREnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1119587899155313750.post-69846489191811882642020-04-25T11:13:49.716+02:002020-04-25T11:13:49.716+02:00Prospettiva culturale di autrice è definibile mode...Prospettiva culturale di autrice è definibile moderna-postmoderna, a differenza di post-moderna, non di per sé conservativa i retaggi storici-culturali; tanto che di opposizione antica, civile-culturale, di valori intellettuali psicologici e fisiologici ne considera attraverso riduzioni latine medievali e sintesi moderne; tuttavia pervenendo ad esatta conclusione in identificare disvalore di materialismo esasperato evidente in fantasia sociale di onnipotenza del corpo dicontro a pretesa fantasiosa di indipendenza animica da fisica: disvalori contrari ma connessi anche cronologicamente ed in patologia terapeutica segnati quali cronicità, mentalmente non tanto durabili ma somaticamente assai durabili, in interesse innanzitutto di cura dei deboli infermi solo secondariamente di medicina, cui diagnosi corrispondenti sono in psichiatria distrazione prolungata ed in fisiatria disposizione stabile a trascuranza, entrambe in medicina generale non consistendo in alcunché perché se problemi generalizzati bastando autoevidenza di sintomo anche a soggetti del tutto bisognosi di medicina... Di questi esiti di studio, prospettiva di autrice, desumibile da prospetto di recensore, può rappresentare prologo, filosoficamente incentrato su due critiche: a -dialetticamente chiuso- dualismo anima/corpo; a -dialetticamente conchiusa- binarità corpo/anima; quali aporie in combinazioni intellettuali cui non esenti alcuni discorsi indiretti di filosofia, fondati su metafisica ipostatizzata e su materialismo assolutizzato; ma critiche stesse, kantianamente o non differentemente cioè entro contemporaneità filosofiche, sono rivolgibili ad analogie non logie di volontarismo e sensismo ed a rielaborazioni non elaborazioni di spiritualismo e psichicismo, invece sono effettuabili direttamente a ipermaterialismo e a esclusivismo materialista; in ciò prospetto recensivo non contiene tutto quanto indice può indicare o indicherebbe perché elencativa recensiva non esplicita quanto elenco autorale esplica; forse ciò in ragione di prudenze comunicative concernenti tematiche criminologicamente rilevanti, in forza di tempi accademici ancora in contrasto attivo ad intrusioni subculturali di civilizzazione sovietista-sovietistica, durante Dopoguerra Freddo profittando codeste intrusioni di ambiguità e incertezze di Dopo Guerra Fredda americano-occidentale.<br /><br />...<br /><br /><br />MAURO PASTOREMAURO PASTOREnoreply@blogger.com