tag:blogger.com,1999:blog-1119587899155313750.post3993670701177592184..comments2023-06-21T19:26:04.092+02:00Comments on ReF - Recensioni Filosofiche: Fabbri, Lorenzo, L’addomesticamento di Derrida. Pragmatismo/decostruzione.Andrea Rossettihttp://www.blogger.com/profile/10911196435133848326noreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-1119587899155313750.post-55752934837293859092019-05-08T14:58:39.499+02:002019-05-08T14:58:39.499+02:00(MAURO PASTORE :...)
Va assolutamente precisato:
...(MAURO PASTORE :...)<br /><br />Va assolutamente precisato:<br />Non risulta utile considerazione superficiale dei movimenti pragmatici e neopragmatici e del pragmatismo e neopragmatismo. Essi hanno avviato il filosofare a un divenire pieno, dopo gli inizi oscuri in Grecia e dopo gli sviluppi concomitanti, teologici, teologici-politici, politici, del Medio Evo. Questo divenire in sua autentica identità non esclude sapienze filosofiche, non ne contraddice; per questo bisogna capirne tutta la serietà, stare in guardia da riflessioni che su prassi e 'pragma' non hanno voluto soffermarsi a riflettere con opportunità storica e che dunque non sanno fare critiche a riguardo ma solo interpretazioni critiche inconcludenti.<br /><br />MAURO PASTOREMAURO PASTOREnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1119587899155313750.post-72209064865138773782019-05-08T14:54:59.122+02:002019-05-08T14:54:59.122+02:00(MAURO PASTORE :...)
In Europa v'era molto a...(MAURO PASTORE :...) <br /><br />In Europa v'era molto altro di più e più problematico che in America per i filosofi ed il loro mondo: la violenza delle illusioni era attiva aprioristicamente e fu contrastata da forme di resistenza e non compromissioni ma relazioni. Questo in particolare Derrida lo faceva non quale rètore altramente illuminante ma in qualità di operatore culturale non esterno a stessa filosofia anzi filosofo pure. Chi sa cosa sia una Facoltà di Scienze dei Beni Culturali e quale ne possa essere alienazione senza filosofia, intende; ed intende pure cosa sia una Facoltà di Lettere e Beni Culturali ed il resto che variando non muta quadri e rapporti fondamentali.<br />In Europa fu il vitalismo filosofico forma di pragmatismo che difese fatalmente esigenze contro pretese ed è neovitalista la difesa europea, ecologica, fatale, attuale, classificabile quale neopragmatismo, contro le nuove perdenti pretese; ciò oltre e ovviamente non contro al solo comune destino filosofico occidentale pragmatico e neopragmatico (da Kant alla filosofia anglosassone ed americana all'utilitarismo di questi ultimissimi tempi — di cui si poteva studiare esistere italiano nelle librerie italiane, valutando gli scaffali, le clientele, gli incontri con universitari; ed io così feci).<br />(...)<br /><br />MAURO PASTOREMAURO PASTOREnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1119587899155313750.post-63311493212688727362019-05-08T14:46:35.594+02:002019-05-08T14:46:35.594+02:00(MAURO PASTORE:...)
R. Rorty aveva opportunament...(MAURO PASTORE:...) <br /><br />R. Rorty aveva opportunamente fatto valere il principio universale delle comunicazioni filosofiche ed in particolare la non eccentricità assoluta della scrittura filosofica, la quale egli dunque... p o n e v a... ovvero stabiliva ed accademicamente per riferimento non per accessorio!<br />Questo significava rapporti attivi e liberi filosoficamente con scienza e tecnica, significava saggezza ed anche salvifica per la rischiosa "epoca della immagine del mondo"... e non significava riduzione della filosofia stessa ad opera! Ma entro la prassi accademica-universitaria europea-italiana questo passava e ancora passa sovente come inosservato, perché la filosofia era strettamente legata alle opere filosofiche, fino a tacerne origini storiche e a trascurare i filosofi detti fisici, da Talete a Parmenide, accomunandone attività di filosofia ed opere filosofiche con la preistoria della prefigurazione ed immaginazione della futura filosofia, dei sapienti greci detti "magi". Ancor oggi resta tale legame e non solo in Italia troppo stretto, ma reso precario da Nietzsche, dal Ritorno agli Antichi (a Parmenide (E. Severino) ed al pensiero non scritto di Platone (G. Reale), ad Eraclito (già S. Kierkegaard) ...). Però la non riduzione ad opera era internamente ad opera particolare proprio riduzione per scopo neopragmatico di evitare il gioco perfido e mortale neopositivista, che riusciva a contrapporre Autori ed Opere di Filosofia rifiutandone le Opere... In tal senso la contromossa dei neopragmatici fu una avventura culturale, non tanto di costoro ma... dei sostenitori della separatezza della cultura scientifica, sostegno non solo teoricamente smentito ma prima ancora praticamente dalla filosofia-letteratura messa 'in campo' e non solo non tanto da Rorty stesso, il quale fu ideologo e capo di sorta di ri-colonizzazione culturale del mondo degli studi abbandonato alle disperazioni delle scienze separate dalle sapienze... per avventura appunto ritrovate ovvero fatte ritrovare! <br />(...)<br /><br />MAURO PASTORE MAURO PASTOREnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1119587899155313750.post-38007669667050150232019-05-08T14:38:13.547+02:002019-05-08T14:38:13.547+02:00R. Rorty considerava con favore gli èsiti personal...R. Rorty considerava con favore gli èsiti personalisti e letterari delle imprese filosofiche di Derrida, èsiti non termini, perché diventava la presenza non la affermazione della filosofia a consistere filosoficamente e, secondo scopo specifico neo-pragmatico, trovando ed incontrando compiutezza e inderogabilità. Mentre Rorty encomiava tali attività di Derrida, retoriche non indifferenti, non tali per filosofica considerazione ma tali filosoficamente (diversamente dalle retoriche di Nietzsche in filosofia), che mutavano filosoficamente chi ne esperiva, come quelle giostre che offrono insensatezza durante il gioco ma al termine di esso lasciando esperienza di un vero significato, ritenne la Decostruzione quale prassi e metodo una inconsistenza: duplicazione di effetti del tempo, cerchio non circolo ermeneutico, secondaria meno efficace filosofia critica, antitradizionalismo incauto od inconsapevole... Niente di tutto ciò era mai sfuggito al prof. Derrida né ai filosofi della Decostruzione, ma questa era per altri tentativo o strumento filosofico o metodo non filosofico o pratica nella filosofia non di essa... Specialmente in America queste evenienze potevano essere sfavorevoli ed erano inopportune, antifilosofiche... Ed in stessa America non trovava compiuto sèguito effettivo la Decostruzione perché le condizioni culturali non ne davano decisivi àditi: tradizioni europee diverse, perdute in "Vecchio" Continente, od altre assolutamente da preservarsi e scrupolosamente; o retaggi già troppo deboli non bisognosi di nessun alleggerimento nelle forme delle memorie culturali ed eredità filosofiche; od impossibilità di scadere in decadenti complicatezze per la ingenuità amercana non europea con l'Europa, o nessun apporto per gli europei americani da rimodellare, modellare, ridurre, mutare. Per quanto La si applicasse, non era con coscienza pragmatica che potevasi. D'altronde a Rorty non pareva opportuno dare tanto credito alla Decostruzione anche in stessa Europa, perché il suo (di Rorty) pensiero filosofico, politico, culturale, la sua considerazione del mondo erano molto e vagamente occidentali, per lui la America essendo solamente tale e la cultura europea presentatasi a lui quale una diplomazia comunicativa, non aveva conosciuto tanta volontà politica europea ed occidentale ed ancor meno tanto volere politico di Europa medesima; dunque ugualmente a tanti intellettuali americani importanti e facoltosi non concedeva tanto credito alle iniziative politiche e culturali indipendenti da comuni intenti occidentali ed anzi occupandosi della attività di J. Derrida per la prima volta e solo susseguentemente aveva potuto individuare con chiarezza una netta identità politica europea. Questo accadeva per necessità di discrezione durante la Guerra Fredda ma anche perché negli eventi di massa e tragici del Ventesimo Secolo i poteri distinti sia americani sia europei, e questi ultimi maggiormente, tendevano ad agire anonimamente.<br />(...) <br /><br />MAURO PASTOREMAURO PASTOREnoreply@blogger.com