Recensione di Brigida Bonghi – 04/06/2011
Attraversato da un serrato confronto con i testi di Husserl, Brentano e Aristotele, il volume di Egidio Tinaburri delinea il percorso teorico– segnato da fratture, mediazioni e ritorni – che, dal seno della psicologia, conduce il filosofo delle Ideealla elaborazione della fenomenologia trascendentale. Il mezzo più efficace per il raggiungimento di tale risultato si situa nel ruolo determinante dello Stagirita, letto attraverso e in opposizione al filtro brentaniano. Dal punto di vista di Tinaburri la distinzione e l’intreccio dell’ordine fenomenologico e dell’ordine psicologico si gioca proprio sul piano della lettura di Aristotele effettuata da Brentano.