“Sono passati poco più di tre decenni dalla nascita di Louise Brown (la prima bambina nata attraverso la fecondazione assistita) e le biotecnologie legate alla generazione umana sono ormai vissute e rappresentate solo nella loro dimensione tecnico-pratica, spesso banalizzate nel campo delle offerte mediche disponibili” (p. 3).
È a partire da questa osservazione che Elena Colombetti individua la necessità di fare il punto su due aspetti: