“Il vento soffia dove vuole” (Gv. 3,8): con queste parole, secondo l’evangelista, Gesù si sarebbe rivolto a Nicodèmo, capo dei farisei e membro del sinedrio, durante una buia notte di vento, nel tentativo di fargli comprendere la possibilità, ma anche la necessità, di una rinascita spirituale; l’immagine del vento, - di cui “si ode la voce ma non si sa da dove viene e dove va” (ivi) -, non è casuale. Infatti, in greco ed in ebraico il termine (rispettivamente pneuma e ruach) designa sia il vento sia lo spirito, al punto che – attraverso un legittimo gioco semantico – l’incipit del passo di Giovanni potrebbe anche essere tradotto