Milano-Udine, Mimesis, 2012, pp. 168, euro 16, ISBN 978-88-5750-275-5
Nell’autonomo procedere di due discipline programmaticamente distanti quali sono quella del filosofo e quella dell’architetto, non sono molti i punti di corto circuito, i luoghi in cui le rispettive strade si sovrappongono fino a includere un intervento diretto dell’uno nel campo dell’altro.
Se ci soffermiamo all’ultimo secolo, i due episodi certamente più noti sono quello che vede Wittgestein, a metà degli anni Venti, affiancarsi all’architetto Engelmann