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mercoledì 22 gennaio 2014

Menin, Marco, Il libro mai scritto. La morale sensitiva di Rousseau

Bologna, Il Mulino, 2013, pp. 374, euro 30, ISBN 978-88-15-24145-0.

Recensione di Debora Sicco – 08/11/2013

Il libro mai scritto a cui allude il titolo del volume di Marco Menin è La Morale sensitive ou le Matérialisme du sage, opera progettata e mai compiuta, in cui Jean-Jacques Rousseau si era proposto - come egli stesso riferisce nel IX libro delle Confessions - di approfondire la complessa questione del rapporto tra physique e moral dell’uomo, al fine di scoprire come mettere al servizio dell’ordine morale ciò che talvolta lo perturba. Nel suo saggio Menin, prendendo spunto dalla sfida lanciata da Étienne Gilson in una conferenza del 1932 e mai davvero raccolta,

mercoledì 6 novembre 2013

Porciello, Andrea, Il caso degli speleologi di Lon L. Fuller e alcuni nuovi punti di vista

Soveria Mannelli, Rubbettino, 2012, pp. 162, euro 15, ISBN 9788849835564.

Recensione di Alessandra Callegari - 26/04/2013

Il pensiero di Lon Luvois Fuller si colloca all’interno del vasto e non facilmente definibile ambito dell’antiformalismo giuridico, in cui confluiscono molti autori e scuole di pensiero, appartenenti a tempi e luoghi diversi, ma che hanno tutti in comune l’aver cercato di cogliere l’origine dell’esperienza giuridica nella realtà sociale.
È opportuno sottolineare che per molto tempo il nome di Lon Fuller è stato curiosamente tralasciato dai manuali di filosofia del diritto 

lunedì 10 giugno 2013

Harris, Sam, Il paesaggio morale. Come la scienza determina i valori umani

Torino, Einaudi, 2011, pp. 368, euro 19,50, ISBN 9788806210724

Recensione di Paolo Calabrò - maggio 2013

Nonostante la corposità della Bibliografia e dell’apparato critico e l’apparente autorevolezza dell’autore, va purtroppo classificato come deludente l’ultimo libro di Sam Harris, Il paesaggio morale (Einaudi).
La sua indagine, condotta su un terreno prevalentemente neuroscientifico, investe il rapporto tra la morale, la scienza e la religione. Ne sintetizzo il percorso: l’uomo adotta una morale per garantirsi la maggior felicità possibile; la felicità dipende essenzialmente dal benessere materiale (compreso quello cerebrale); nessuno meglio della scienza può sapere come studiare e produrre il benessere fisico; in conclusione, solo la scienza può decidere razionalmente sulle questioni morali. E le religioni, le morali tradizionali, il senso comune? Roba d’altri tempi; solo gli scienziati possono guidarci oggi verso la morale del futuro.

lunedì 28 gennaio 2013

Churchland, Patricia S., Neurobiologia della morale

Milano, Raffaello Cortina, 2012, pp. 327, euro 28,50, ISBN 9788860304599

Recensione di Francesco Armezzani - 17/07/2012

Il testo della Churchland fa parte integrante del programma di ricerca del naturalismo contemporaneo, nel settore strategico dei rapporti tra cervello, neurobiologia e mente, ponendo in questo caso in particolare evidenza, come recita il titolo in italiano, il tema della morale.
Il titolo in inglese è più limitativo, indicando che cosa la neuroscienza può dirci sulla morale. Non si tratta infatti, è bene precisare subito, di un libro che intende ridurre la morale ai processi neurobiologici interni al cervello,