Azzarà si propone di ricostruire, attraverso l’evoluzione di uno dei più importanti interpreti italiani di Nietzsche quella “profonda trasformazione culturale che ha completamente ridefinito l’orizzonte di significato della filosofia e della politica nella nostra epoca” (p. 8).
Dopo la fine della seconda guerra mondiale inizia un processo, che ha illustri precedenti in Löwith e Jaspers negli anni ’30, volto a ‘denazificare’ Nietzsche: si punta alla tranquillizzante lettura, in chiave esistenzialistica,