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lunedì 22 aprile 2013

Furlanetto, Claudia, Villata, Eliana (a cura di), Animali, uomini e oltre. A partire da La bestia e il sovrano di Jacques Derrida

Milano, Mimesis, 2011, pp. 204, euro 18,  ISBN 978-88-5750-941-9

Recensione di Leonardo Caffo – 27/09/2011

Esistono due Derrida, o meglio, come per Wittgenstein, esistono due fasi di Jackie Derrida: la fase del grammatologo – “nulla esiste al di fuori del testo” – e la fase da pensatore della vita e della morte. Fase, quest’ultima, più matura e complessa del filosofo algerino, che lo portò a ragionare sui confini dell’umano e dunque sull’animalità o meglio, come disse durante i seminari che compongono il monumentale volume La bestia e il sovrano (Jaca Book 2001), sulla “sottomissione della bestia (e del vivente) alla sovranità politica”. 

giovedì 16 febbraio 2012

Caffo, Leonardo, Azioni e natura umana. Un breve saggio tra complessità e filosofia della vita

Rimini, Fara Edizioni, 2011, pp. 116, euro 12, ISBN 9788897441069

Recensione di Annarita Tucci - 12/12/2011

Azioni e natura umana di Leonardo Caffo è un breve e innovativo pamphlet, che pone l’accento su argomenti filosofici inseriti in un contesto estremamente attuale; oltre a delineare una serratissima critica contro il capitalismo, come sistema complesso in cui sviluppare le azioni umane, mira a voler dimostrare questa argomentazione utilizzando un metodo di ricerca unitario che si interfacci tra filosofia analitica e continentale. 



venerdì 11 novembre 2011

Scruton, Roger, La bellezza. Ragione ed esperienza estetica

Milano, Vita & Pensiero, 2011, pag.183, euro 16,  ISBN 8834319192
Recensione di Leonardo Caffo – 29/07/2011

Che rapporto esiste tra la bellezza, come concetto eterno e senza tempo, e la realtà che si dipana entro lo scorrere della nostra vita quotidiana? Platone, Burke, Kant, Croce e molti altri pensatori, più o meno recenti, hanno dedicato molte delle loro riflessioni al bello, e al ruolo che l’estetica ricopre nell’interpretazione del mondo. Roger Scruton, definito dal New Yorker come «il più influente filosofo al mondo», probabilmente con un pizzico di esagerazione,