L’oggetto incide sul rapporto che l’individuo ha con le cose attorno a sé e sul rapporto con la realtà. Maria Grazia Turri, nel dispiegare una costellata tassonomia dell' ob-iectum, sulla consistenza e sulle derivazioni che esso ha nell’intera storia della filosofia, ne intraprende una ripartizione dettagliata partendo dal presunto inanimato e terminando con l’intenzionalità viva. Dall’oggetto, si dirama una percezione che cambia secondo la sua diversità, che sia un iPhone o un gatto. “Dalla molteplicità degli oggetti segue necessariamente la molteplicità degli atti percettivi” (p. 11).
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lunedì 10 dicembre 2012
Turri, Maria Grazia, Gli oggetti che popolano il mondo
Roma, Carocci, 2011, pp. 239, euro 25, ISBN 978-88-430-6124-2
lunedì 23 gennaio 2012
Perullo, Nicola, La Scena del senso. A partire da Wittgenstein e Derrida
Pisa, Edizioni ETS, 2011, pp. 209, euro 18, ISBN 978-8844672961-3
Mettere in scena la realtà, contestualizzare la prospettiva realista nell’esperienza: è ciò che Perullo concretizza, tessendo una tela di significato attraverso la percezione, il linguaggio e il pensiero. La Scena del Senso, composto da sei saggi, ripercorre il senso e il mondo comune attraversando quattro ambiti tematici e con l’aiuto di personaggi d’eccezione quali, Ludwig Wittgenstein, Jacques Derrida, Giambattista Vico e Wilfrid Sellars. Partendo dal senso primordiale del significato come fisionomia, continuando con l’esperienza e seguendo regole auto-produttive,
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