Recensione di Gianmaria Merenda - 27/06/2011
Lo spirito critico e “di intransigente e puntigliosa requisitoria”(p. 222) di questo saggio è evidenziato nel finire della Postfazionedi Paolo Zellini, il quale afferma che anche nella moderna notazionematematica sono “distinguibili tracce insospettabili delle piùantiche tradizioni religiose e metafisiche” (p. 223).