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venerdì 20 marzo 2015

Matteucci, Giovanni, L’artificio estetico. Moda e bello naturale in Simmel e Adorno

Milano-Udine, Mimesis, 2012, pp. 182, euro 16, ISBN 978-88-5751-408-6

Recensione di Alessandro Bruzzone - 19/04/2013

Dalla sua fondazione settecentesca ad oggi, l’estetica ha espresso una problematicità oltremodo ricca e stimolante. Nomen omen, il sostantivo che la designa, insieme paleonimia (un nome antico per qualcosa di nuovo) e neologismo, ha da subito sintetizzato un orizzonte ampio, debitore di maestri antichi ed insieme proiettato in un futuro indefinito, i cui oggetti d’indagine – naturali e artificiali senza soluzioni di continuità nette – sono caratterizzati da fluttuazioni metafisiche ed esistenziali tanto meravigliose quanto necessarie.

giovedì 13 dicembre 2012

Bergson, Henri, L’evoluzione creatrice

a cura di Marinella Acerra, Milano, BUR, 2012, pp. 387, euro 11,90, ISBN 9788817054959

Recensione di Carlo Scognamiglio - 08/06/2012

L’evoluzione creatrice viene pubblicata per la prima volta nel 1907, quando Bergson è ormai persuaso della necessità di replicare al positivismo non solo negando all'intelligenza scientifica la capacità di cogliere il senso del tempo, e cioè di spiegare la vita interiore, ma lasciando esplodere la critica nella direzione di una divaricazione radicale tra conoscenza scientifica e intuizione vitalistica. La conseguenza di questo lavoro è profonda: la scienza, per sua stessa natura, è funzionale, ma del tutto inadeguata a comprendere la natura, che non è statica, ma vitale.

lunedì 19 novembre 2012

Forlin, Francesco, Il mito moderno: racconto, arte e filosofia nel primo Schelling

Roma, Città Nuova, 2012, pp. 240, euro 20, ISBN 9788831101721

Recensione di Giuseppe Malafronte - 10/07/2012

Mito e modernità sembrano essere due termini assolutamente antitetici: tutto ciò che appartiene alla sfera mitica non può appartenere anche all’ambito del moderno. «Mito e modernità: un rapporto conflittuale e affascinante lega fra loro gli estremi di questa relazione» (p. 7). Il mito rappresenta l’irrazionale e l’istintuale e per questo subì una dura condanna da parte della modernità, in primis dall’Illuminismo, che cercava di rappresentare tutta la realtà alla luce della razionalità. Ma nella Germania preromantica ebbe inizio un nuovo processo di avvicinamento dei due concetti

mercoledì 7 dicembre 2011

Corriero, Emilio Carlo, Volontà d’amore. L’estremo comando della volontà di potenza

Torino, Rosenberg & Sellier, 2011, pp. 178, euro 18, ISBN 978-88-7885-104-7

Recensione di Irene Treccani - 24/06/2011

Volontà d’amore. L’estremo comando della volontà di potenza raccoglie e rielabora i risultati a cui Corriero era giunto nei suoi libri precedenti: Nietzsche oltre l’abisso, 2007, e Vertigini della ragione, 2008, apparendo come l’ultimo lavoro di una trilogia dedicata a Nietzsche. Se il primo lavoro, infatti, era la trattazione della ricezione nietzscheana in Italia a partire dalla discussione dello spazio, dell’abisso,