martedì 13 dicembre 2005

Gallino, Luciano, Dizionario di Sociologia.

Torino, Utet (Libreria), 2004², pp. XIV+814, € 23,00.

Recensione di Francesco Giacomantonio – 13/12/2005

Sociologia

Ripubblicato nel 2004, dopo le edizioni del 1978 e del 1993, con l’aggiornamento riguardo alla voce sulla globalizzazione, il dizionario di Sociologia di Luciano Gallino costituisce un raffinato strumento teorico per esprimersi correttamente in un’epoca come quella attuale, in cui la complessità dei fenomeni e le partizioni disciplinari, non di rado, possono indurre confusione nella definizione della realtà. Parliamo di questo testo in termini di “Strumento teorico” perché davvero la sua impostazione lo lascia inquadrare come una sorta di meccanismo con cui il lettore può interagire costantemente a vari livelli. Certamente, infatti, questo dizionario, è più che una semplice raccolta di voci inerenti la sociologia.

In primo luogo, perché attraverso la classificazione delle voci, presentata in apertura, in nove distinti gruppi, consente al lettore di considerare il testo anche come trattato organico di Sociologia teorica. In secondo luogo, perché ogni voce si presenta suddivisa in sezioni che ne approfondiscono A) la definizione, B) l’evoluzione storica del significato, C) le componenti, D) i fattori che influenzano il concetto esaminato, E) gli effetti, e, infine, F) eventuali problemi di ricerca e critica del termine. Non pare trascurabile rilevare, poi, la presenza di traduzione fornita di ciascuna voce nelle lingue spagnola, inglese, tedesca e francese, oltre che la bibliografia finale, per ciascun termine, ordinata storicamente. Altresì molto utili sono gli indici di nomi comuni e propri che chiudono l’opera, rafforzandone ulteriormente la struttura dei rimandi concettuali.

Tutti questi elementi danno luogo a percorsi interpretativi trasversali e virtuali del testo. Dal punto vista metodologico, quindi, il lavoro di Gallino è intelligente e stimolante; eventuali obiezioni possono sorgere solo su alcune decisioni dell’autore sui contenuti. Ad esempio, stupisce un po’ che si trovi tra tutti i testi presentati nelle bibliografie delle voci, solo un singolo riferimento a uno studioso come Michel Foucault, che, pur non essendo strettamente sociologo, ha comunque influenzato notevolmente l’interpretazione del sociale. Così come può indurre a porsi domande, l’assenza tra le voci di modernità e postmodernità (forse ritenute assimilabili alla voce modernizzazione?), che tanto caratterizzano la teoria sociologica, o della voce capitale sociale (essendo comunque presenti voci come organizzazione sociale, ordine sociale, sviluppo sociale, azione sociale, scambio sociale, controllo sociale, ecc.), che cospicuo interesse desta nella sociologia economica, di cui proprio Gallino è, tradizionalmente, uno degli studiosi italiani più attenti.

Ma, naturalmente, queste piccole osservazioni non intaccano il valore, anche epistemologico, del testo; piuttosto, sono solo un esempio degli spunti di riflessioni, ovviamente anche critiche, che il dizionario può suscitare. Poiché è proprio l’elemento dialogico che sembra caratterizzare più profondamente quest’opera; un elemento dialogico che si avverte nei richiami reciproci, che sono segnalati, tra le voci; un elemento dialogico che si manifesta, quando il lettore prova a seguire i percorsi tematici, che l’autore propone attorno ai concetti; un elemento dialogico che sta alla base di ogni pensiero ricco e serenamente critico e che è forse il dono che la sociologia fa a quegli uomini che indugiano sulle sue teorie. Come ha cercato di fare, per tutta la vita, Luciano Gallino; e come può fare l’attento lettore di questo suo dizionario.

L'autore

Luciano Gallino ora professore emerito all’Università di Torino è uno dei maggiori Sociologi italiani. Si è occupato nel corso dei suoi studi particolarmente di problemi epistemologici delle scienze sociali, oltre che di Sociologia economica e del lavoro. Tra i suoi scritti più recenti si ricordano: Globalizzazione e disuguaglianze (Laterza, 2000)  e il Manuale di Sociologia da lui diretto per Utet (1997).

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