sabato 24 marzo 2007

Gatti, Roberto, Filosofia politica.

Brescia, La Scuola, 2007, pp. 284, € 23,00, ISBN 9788835021476.

Recensione di Luca Mori – 24/03/2007

Filosofia politica

Il volume fa parte di una collana di “strumenti universitari di base” e, quindi, viene presentato come un manuale introduttivo allo studio della filosofia politica. L’autore, tuttavia, non ha voluto semplicemente aggiungere, alle tante esistenti, un’altra esposizione di tipo storico, scandita in termini cronologici; piuttosto, l’idea è quella di proporre un manuale costruito per nuclei tematici, utile sia agli studenti ma anche a chi è impegnato nella didattica o nella ricerca.
Il primo capitolo affronta i dibattiti sullo statuto della filosofia politica, in particolare quelli tra approccio ermeneutico e approccio normativo: semplificando e sorvolando sulle molteplici varianti dell’uno e dell’altro filone teorico, l’alternativa è tra chi si concentra sull’interpretazione dell’evoluzione storica delle relazioni politiche – ritenendo che la ragione non possa «sollevarsi al di sopra della condizionatezza temporale e sociale» (come nel caso dello storicismo) – e chi, proponendo una concezione generale del bene o del giusto, e presentandola come conseguimento di una ragione capace di trascendere la condizionatezza delle relazioni storicamente situate, ne fa il criterio per valutare, criticare ed eventualmente mutare le relazioni sociali e politiche esistenti. Sono esempi di quest’ultima opzione l’espediente teorico della fictio di un patto originario, oppure il rinvio alle implicazioni dell’agire discorsivo e alle caratteristiche di una comunità discorsiva ideale. Un’ulteriore domanda, presentata da Gatti come cruciale, è quella «se dimensione ermeneutica e dimensione normativa esauriscano lo statuto della filosofia politica o se la loro connessione non richieda il riferimento a un piano ulteriore, cioè quello metafisico, che comporta di misurarsi, pur in forme che possono essere evidentemente diverse, con il problema del fondamento ultimo del vivere politico […]» (p. 13).
L’autore passa in rassegna alcuni caratteri di fondo dell’intreccio tra epistemologia e pensiero politico nel positivismo, nello storicismo e nel marxismo, per delineare premesse e caratteri della «riabilitazione della filosofia pratica»: dal ruolo riconosciuto al «verosimile», al «probabile» e al «ragionevole» nella teoria dell’argomentazione di Perelman, fino al politeuestai su cui richiamò l’attenzione Hannah Arendt, insistendo sulla centralità del discorso pubblico relativo al bene comune, come unico spazio in cui può darsi una libertà propriamente politica, non confinata all’ambito privato né condizionata dall’economia; dall’agire comunicativo di Habermas – trattato con un’analisi attenta del concetto di «situazione discorsiva ideale», delle nozioni collegate e della distinzione tra consenso su regole morali e accordo su norme giuridiche –; fino al pensiero di John Rawls, dalla teoria della giustizia alla concezione del liberalismo politico.
Il secondo capitolo propone un interessante excursus sulle premesse antropologiche del pensiero politico, a partire dalla psyché di Platone e dall’“animale politico” di Aristotele fino alle concezioni di Machiavelli, Hobbes, Locke, Rousseau, Marx, Hegel, Maritain e Mounier. Benché il carattere introduttivo e il disegno complessivo del volume costringano l’autore ad essere molto selettivo, non mancano, di volta in volta, i cenni a pensatori rappresentativi, le cui analisi convergono o entrano in tensione con quelle dei filosofi maggiormente trattati, nonché ad alcuni saggi di letteratura secondaria.
Nei successivi capitoli dedicati a “giustizia”, “autonomia”, “potere”, “libertà” e “bene comune”, la trattazione di filosofi di varie epoche, e l’attenzione riservata ad alcuni nodi emblematici del pensiero contemporaneo, fanno cogliere chiaramente uno dei maggiori pregi dell’esposizione per nuclei tematici: il raffronto tra le riformulazioni dei temi passati in rassegna introduce il lettore al metodo e allo stile caratteristici della “storia concettuale”.
La sezione antologica, pur succinta, ha il suo pregio nell’essere stata pensata per evidenziare alcuni passaggi centrali nel pensiero dei filosofi tradizionalmente più discussi, o per illustrare grandi “fratture” nella tradizione del filosofare politico (ad esempio, quella tra l’impostazione aristotelico-tomista e l’impostazione hobbesiana: p. 193).
Concludendo, nell’economia complessiva del volume – che tra l’altro accompagna l’esposizione dei capitoli con una fitta trama di citazioni degli autori trattati, distribuite nel testo – il lettore troverà un buon esempio di un’utile e stimolante storia concettuale della filosofia politica. Per chi volesse approfondire, infine, la terza parte del volume contiene un’agile raccolta di indicazioni bibliografiche essenziali, per la didattica e la ricerca, sulle questioni generali e sui singoli concetti tematizzati nel volume.

Indice

Introduzione

PARTE PRIMA – Fondamenti

Capitolo primo: Che cos’è la filosofia politica

Capitolo secondo: Natura umana e ordine politico: alcuni modelli nella tradizione occidentale

Capitolo terzo: Definire la giustizia: l’agenda dei diritti e dei doveri

Capitolo quarto: Autorità, potere, libertà

Capitolo quinto: Etica pubblica, bene comune, democrazia

PARTE SECONDA – Antologia

Brani da Platone, Aristotele, Tommaso d’Aquino, Thomas Hobbes, Jean-Jacques Rousseau, Immanuel Kant, Georg Wilhelm Friedrich Hegel, Karl Marx, Carl Schmitt, Hannah Arendt, Jacques Maritain, Paul Ricoeur, John Rawls, Charles Taylor, Jürgen Habermas

PARTE TERZA – Bibliografia

1. Strumenti essenziali per la ricerca e per la didattica; 2. Sullo statuto della filosofia politica; 3. Modelli di ordine politico; 4. Sul concetto di giustizia; 5. Autorità e potere; 6. Autorità e diritti di libertà; 7. I diritti tra uguaglianza e differenza; 8. Etica pubblica, bene comune, democrazia

Indice dei nomi


L'autore

Roberto Gatti insegna Filosofia politica nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Perugia. Ha presieduto la Società italiana di Filosofia politica (2005-2006) e attualmente dirige il periodico on line della Società e la rivista ‘Cosmopolis’. Tra le sue pubblicazioni: Il “male politico”. La riflessione sul totalitarismo nella filosofia del Novecento, Città Nuova, Roma 2000; Il chiaroscuro del mondo. Il problema del male tra moderno e post-moderno, Studium, Roma 2002; “L’impronta di ciò che è umano”. Saggi di filosofia, Plus, Pisa 2006; ha curato, con G. Marini e G. M. Chiodi, i volumi collettanei La filosofia politica di Kant (Angeli, Milano 2000), La filosofia politica di Hegel (Angeli, Milano 2003), La filosofia politica di Locke (con G. M. Chiodi, Angeli, Milano 2005). Ha inoltre contribuito al Dizionario delle idee politiche, A.V.E., Roma 1996 e alla Enciclopedia filosofica di Bompiani (Milano 2006).

Links

Sito didattico dell’autore, con materiale didattico e articoli

Nessun commento: